Martedì il governo italiano ha comunicato ufficialmente la decisione di revocare i 200 milioni di euro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), destinati alla costruzione di un impianto per la produzione di batterie a Termoli, in Molise. Questo impianto, noto come gigafactory, avrebbe dovuto produrre batterie per veicoli elettrici e sarebbe stato uno degli investimenti principali nel settore automotive del Paese. Il progetto, gestito dalla Automotive Cells Company (ACC), una joint venture tra Mercedes-Benz, TotalEnergies e Stellantis, era visto come cruciale per sostenere la transizione energetica dell’industria automobilistica italiana.
Il taglio dei fondi PNRR destinati a Stellantis arriva in un momento delicato per il settore automotive europeo, con prospettive di crescita incerte e molte sfide legate alla transizione energetica e alla produzione di veicoli elettrici. Il governo italiano ha giustificato questa scelta sottolineando che le risorse saranno riallocate in progetti più urgenti e coerenti con le tempistiche del PNRR, mantenendo comunque aperta la possibilità di supportare il progetto in futuro, qualora ACC presenti un nuovo piano industriale per l’impianto.
Un progetto cruciale per la transizione energetica
La gigafactory di Termoli, originariamente prevista per l’aprile 2026, era progettata per avere una capacità produttiva di 40 GWh, sufficiente per alimentare milioni di veicoli elettrici. Questo impianto avrebbe dovuto giocare un ruolo fondamentale nella strategia di Stellantis per raggiungere i suoi obiettivi di decarbonizzazione e competere con altre case automobilistiche globali nella produzione di veicoli a emissioni zero.
Il progetto, del valore complessivo di 2 miliardi di euro, prevedeva un cofinanziamento statale di circa 600 milioni di euro, di cui 200 milioni provenienti dal PNRR. Tuttavia, i ritardi e le incertezze che hanno caratterizzato lo sviluppo del progetto hanno portato il governo a rivedere la propria posizione.
I ritardi e le incertezze di ACC
ACC aveva annunciato a giugno il rinvio dell’inizio dei lavori per la gigafactory, citando incertezze legate al mercato europeo delle auto elettriche. Nonostante la crescente domanda globale di veicoli elettrici, i vertici di ACC hanno evidenziato che le prospettive per il settore automobilistico in Europa non sono ancora sufficientemente solide da giustificare investimenti di tale portata. La società ha espresso preoccupazioni su come la domanda di auto elettriche potrebbe evolversi nei prossimi anni, soprattutto alla luce delle politiche economiche e industriali che potrebbero influire sul settore.
Una mossa strategica del governo
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha spiegato che la decisione di riallocare i fondi PNRR destinati a Stellantis è stata presa per garantire che le risorse vengano utilizzate in modo efficiente e in linea con gli obiettivi prioritari del piano. Tuttavia, il ministro ha assicurato che il governo è ancora aperto a sostenere l’investimento di ACC, se e quando verrà presentato un nuovo piano industriale per il sito di Termoli.
“Il governo è pronto a finanziare il progetto in futuro, ma per ora è necessario concentrare i fondi su iniziative che rispettino le scadenze e che siano allineate con gli obiettivi della transizione energetica,” ha dichiarato il ministro Urso.
Implicazioni per Stellantis e l’industria automotive italiana
La revoca dei fondi PNRR rappresenta un duro colpo per Stellantis, che contava su questi finanziamenti per realizzare la gigafactory e aumentare la produzione di batterie per veicoli elettrici. Con l’industria automobilistica globale in piena trasformazione verso l’elettrificazione, Stellantis rischia di rimanere indietro rispetto a concorrenti come Tesla e Volkswagen, che stanno investendo massicciamente nella produzione di batterie.
La decisione del governo italiano potrebbe anche avere ripercussioni sull’occupazione in Molise. La gigafactory di Termoli avrebbe dovuto creare 1.800 nuovi posti di lavoro, un’opportunità importante per una regione che ha sofferto di alti tassi di disoccupazione negli ultimi anni.
I fondi PNRR e la transizione energetica
Il PNRR è stato concepito per sostenere la ripresa economica post-pandemia e guidare la transizione energetica del Paese verso un’economia più sostenibile. La costruzione di gigafactory è considerata una componente chiave di questa transizione, in quanto le batterie sono essenziali per alimentare veicoli elettrici e altre tecnologie green. Tuttavia, con la decisione di revocare i fondi a Stellantis, il governo italiano sta ridefinendo le priorità del piano, concentrandosi su progetti che possono essere realizzati più rapidamente e che hanno un impatto immediato sull’economia.
Tabella riassuntiva dei fondi e investimenti
Progetto | Investimento totale | Fondi PNRR | Fondi statali | Posti di lavoro previsti |
---|---|---|---|---|
Gigafactory di Termoli | 2 miliardi di euro | 200 milioni | 400 milioni | 1.800 |
Alternativi progetti PNRR | Non specificato | Non specificato | Non specificato | Non specificato |
Cosa riserva il futuro per il progetto Termoli?
Nonostante il passo indietro, ACC non ha abbandonato completamente il progetto. I rappresentanti dell’azienda hanno dichiarato di essere impegnati a trovare soluzioni che possano rendere il piano economicamente sostenibile e compatibile con le attuali condizioni di mercato. Tuttavia, senza il sostegno immediato del PNRR, sarà necessario individuare nuove fonti di finanziamento o ottimizzare i costi per procedere.
In conclusione, la decisione del governo italiano di ritirare i fondi PNRR destinati a Stellantis per la costruzione della gigafactory di Termoli rappresenta una sfida significativa per il gruppo automobilistico e per l’intera industria automotive italiana. Tuttavia, resta ancora aperta la possibilità di rivedere il progetto in futuro, qualora le condizioni di mercato e le prospettive di crescita del settore lo permettano.
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