Disney Plus ha annunciato importanti modifiche ai suoi termini di servizio, mirate a limitare la condivisione delle password tra gli abbonati statunitensi. Questa decisione segue l’esempio di altre piattaforme di streaming come Hulu, anch’essa di proprietà di Disney, che ha già implementato restrizioni simili. Le nuove regole sono state introdotte per i nuovi abbonati dal 25 gennaio e saranno applicate a quelli esistenti a partire dal 14 marzo.
L’obiettivo principale di queste restrizioni è quello di combattere la condivisione non autorizzata delle password, che potrebbe influire negativamente sui ricavi della piattaforma. Disney Plus ha comunicato ai suoi abbonati tramite e-mail che le nuove regole imporranno limitazioni alla condivisione dell’account al di fuori del proprio nucleo familiare e che il servizio potrà monitorare l’uso dell’account per garantire il rispetto di tali limitazioni.
Questa mossa è parte di una strategia più ampia adottata da Disney per incrementare le entrate attraverso un maggiore numero di sottoscrizioni individuali. Anche Netflix ha adottato politiche simili con successo, incoraggiando gli utenti a sottoscrivere abbonamenti separati per ciascun nucleo familiare. Tuttavia, non è ancora chiaro come Disney Plus intenda effettivamente rilevare e applicare queste restrizioni.
Sebbene l’azienda non abbia fornito dettagli specifici su come monitorerà la condivisione delle password, ha indicato che potrà analizzare l’uso dell’account per valutare la conformità alle nuove regole. Ulteriori informazioni su questa politica sono disponibili nel centro di assistenza online di Disney Plus, sebbene al momento le specifiche sulle modalità di implementazione siano ancora limitate.
È probabile che, dopo gli Stati Uniti, queste restrizioni alla condivisione delle password possano essere estese ad altri mercati in cui Disney Plus è presente, compresa l’Europa e quindi anche l’Italia. Questo potrebbe avere un impatto significativo sul modo in cui gli utenti accedono ai contenuti di streaming e potrebbe spingere più persone a sottoscrivere abbonamenti individuali anziché condividere le credenziali di accesso.