La Commissione europea sta attualmente valutando gli impegni presentati da Apple relativi all’accesso al chip NFC per i pagamenti contactless su dispositivi iOS. Secondo fonti di Reuters, la Commissione sembra incline ad accettare gli impegni con alcune modifiche. Questo avverrà entro maggio e potrebbe segnare un importante cambiamento nella politica di Apple riguardo all’accesso al chip NFC.
L’indagine della Commissione europea su Apple è iniziata nel giugno 2020 e ha portato a una comunicazione di addebito inviata il 2 maggio 2022. La Commissione ha sottolineato che Apple ha abusato della sua posizione dominante nel mercato dei pagamenti mobile sui dispositivi iOS, impedendo alle app concorrenti l’accesso diretto al chip NFC.
Il 19 gennaio 2024, Apple ha fornito alla Commissione europea una lista di impegni che si impegna a mantenere per i prossimi 10 anni. Questi impegni mirano a evitare sanzioni che potrebbero arrivare fino al 10% delle entrate globali annuali di Apple. Secondo quanto riportato da Reuters, la Commissione accetterà gli impegni con alcune modifiche, con l’obiettivo di garantire un accesso equo e trasparente al chip NFC per gli sviluppatori europei e gli utenti di dispositivi iOS.
Gli impegni includono l’accesso gratuito al chip NFC per le app di terze parti tramite una serie di API, l’applicazione degli impegni a tutti gli sviluppatori europei e a tutti gli utenti iOS registrati in Europa, l’introduzione di funzionalità aggiuntive come l’impostazione predefinita delle app di pagamento e l’autenticazione con Face ID, criteri di ammissibilità equi e trasparenti per garantire l’accesso NFC agli sviluppatori di app terze parti, e un meccanismo di risoluzione delle controversie indipendente.
Se gli impegni saranno accettati, ciò avrà un impatto significativo sugli sviluppatori e gli utenti europei di dispositivi iOS, consentendo loro di utilizzare app di pagamento alternative e impostarle come predefinite per i pagamenti contactless. Tuttavia, l’accesso al chip NFC per la funzionalità “tap-and-go” o “tap-to-pay” verrà esaminato anche negli Stati Uniti durante un’indagine antitrust separata.