La controversia tra Spotify e Apple si intensifica mentre la gigante della musica in streaming accusa Apple di ritardare l’approvazione della nuova versione dell’app per iOS. Questo è solo l’ultimo sviluppo in una lunga serie di dispute tra le due società riguardo alle politiche di App Store e alla concorrenza nel settore dello streaming musicale.
Spotify ha inviato una lettera alla Commissione europea, sottolineando che Apple non ha ancora approvato la nuova versione dell’app che include informazioni sugli abbonamenti e un link al sito esterno. La società svedese sostiene che Apple non rispetta l’obbligo di eliminare la clausola anti-steering, che impedisce agli sviluppatori di inserire link nell’app per informare gli utenti di alternative di pagamento più convenienti al di fuori dell’ecosistema Apple.
Questa controversia risale a quasi cinque anni fa, quando Spotify ha presentato una denuncia formale alla Commissione europea contro Apple per abuso di posizione dominante nell’App Store. Di recente, la Commissione ha multato Apple con una sanzione record di 1,84 miliardi di euro per violazioni antitrust, evidenziando la clausola anti-steering come una delle principali preoccupazioni.
La nuova versione dell’app di Spotify include informazioni sui prezzi degli abbonamenti e un link esterno per consentire agli utenti di sottoscrivere direttamente l’abbonamento sul sito web di Spotify, evitando così le commissioni di Apple. Tuttavia, Apple sembra ritardare l’approvazione di questa versione, sollevando preoccupazioni sul rispetto delle decisioni antitrust e sulle politiche di App Store.
In risposta alle accuse di Spotify, Apple ha sottolineato che sta valutando attentamente la nuova versione dell’app e che continuerà a garantire un processo di revisione equo per tutte le app sottoposte. Tuttavia, Spotify sostiene che il ritardo nell’approvazione dell’app è in diretto contrasto con le affermazioni di Apple sulla tempestività delle revisioni delle app.
La situazione solleva importanti questioni riguardo alla concorrenza nel settore tecnologico e alla regolamentazione delle piattaforme digitali. Mentre le autorità regolatorie continuano a monitorare da vicino le pratiche commerciali di Apple e di altre grandi aziende tecnologiche, resta da vedere come si evolverà questa disputa e quali potrebbero essere le implicazioni per l’industria della tecnologia e per i consumatori.