Il kernel Linux 6.10 è stato ufficialmente classificato come obsoleto, segnando il termine del suo ciclo di supporto attivo. Questo significa che non verranno più fornite correzioni di bug o aggiornamenti di sicurezza, e agli sviluppatori è fortemente consigliato di aggiornare alla versione più recente, che al momento è il kernel Linux 6.11. La fine del supporto per una versione non LTS (Long Term Support) è un passaggio naturale nel ciclo di sviluppo del kernel, che vede rilasci continui di nuove funzionalità e miglioramenti.
Un rilascio pieno di innovazioni
Il kernel Linux 6.10, rilasciato a luglio 2023, ha introdotto numerose novità e miglioramenti. Tra le più significative troviamo l’introduzione della chiamata di sistema “mseal()”, che permette di sigillare la memoria e migliorare la sicurezza dei sistemi. Inoltre, questa versione ha portato con sé il supporto al linguaggio Rust per le piattaforme RISC-V, aprendo nuove strade per lo sviluppo software in ambienti open source.
Supporto limitato
Essendo il kernel Linux 6.10 una versione non facente parte del ramo LTS, il suo supporto è stato breve. Infatti, il supporto si è concluso appena tre mesi dopo il rilascio, quasi contemporaneamente all’uscita della versione 6.11. Questa politica è normale per le versioni non-LTS, che offrono innovazioni veloci, ma con un ciclo di vita più breve rispetto alle versioni a lungo termine, che continuano a ricevere aggiornamenti per anni.
Versione | Data di Rilascio | Durata Supporto | Principali Novità | Tipo di Rilascio |
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6.10 | Luglio 2023 | 3 mesi | mseal(), Rust RISC-V, EROFS | Non-LTS |
6.11 | Settembre 2023 | In corso | getrandom(), supporto Bluetooth/WLAN | Non-LTS |
6.12 | Prevista per Novembre 2024 | N/A | Supporto Arrow Lake, Battlemage GPU | Non-LTS |
Le principali novità introdotte
Oltre al supporto Rust, il kernel Linux 6.10 ha aggiunto il supporto alla compressione Zstandard per il file system EROFS (Enhanced Read-Only File System), il supporto allo shadow stack per la sottoarchitettura x32, e nuove funzionalità di crittografia per il bus TPM (Trusted Platform Module), oltre alla protezione dell’integrità.
Questi miglioramenti sono stati accolti con grande entusiasmo dalla comunità, in quanto contribuiscono a migliorare la stabilità, la sicurezza e le prestazioni del sistema operativo Linux. Nonostante ciò, la rapida evoluzione del kernel significa che queste versioni non LTS sono progettate per avere una vita breve, ma estremamente significativa.
Il supporto per Linux 6.11
La versione 6.11 del kernel Linux, rilasciata a settembre 2023, ha preso il posto della versione 6.10 e continua a portare innovazioni importanti. Tra le novità di questa versione troviamo il supporto upstream per i chip Bluetooth/WLAN su piattaforme Qualcomm, miglioramenti per la chiamata di sistema getrandom() su sistemi x86, e supporto per il hotplug della CPU virtuale sui sistemi ACPI AArch64.
Questa versione promette di offrire maggiore stabilità e un supporto migliorato per l’hardware, rendendola una scelta eccellente per chi cerca prestazioni superiori e la possibilità di sfruttare nuove funzionalità hardware.
Preparazione per Linux 6.12
Il ciclo di sviluppo per il kernel Linux 6.12 è attualmente in pieno svolgimento, con una release candidate già disponibile. Questo prossimo rilascio è previsto per la fine di novembre 2024 e introduce importanti novità hardware, tra cui il supporto per i processori Intel Arrow Lake e per le nuove GPU Battlemage.
I limiti del supporto non LTS
Uno dei principali svantaggi del kernel non-LTS è la sua breve durata del supporto. Questo rappresenta un rischio per coloro che cercano una stabilità a lungo termine. Tuttavia, per chi desidera rimanere all’avanguardia con le ultime tecnologie e funzionalità, queste versioni sono essenziali. Gli utenti che utilizzano Linux in ambienti di produzione o per server mission-critical dovrebbero considerare il passaggio a una versione LTS per garantire una maggiore continuità operativa.
Migrazione alla nuova versione
Per coloro che desiderano migrare alla versione 6.11 o successiva, il processo è relativamente semplice, grazie agli strumenti di gestione del pacchetto inclusi nelle principali distribuzioni Linux. Tuttavia, è fondamentale verificare la compatibilità hardware e testare tutte le applicazioni critiche prima di aggiornare. Questo assicura che l’infrastruttura IT non venga colpita da interruzioni inattese.
In conclusione, la fine del supporto per il kernel Linux 6.10 non rappresenta una sorpresa, ma segna un importante passaggio evolutivo. Con la versione 6.11 già disponibile e la 6.12 all’orizzonte, gli sviluppatori e gli utenti possono continuare a beneficiare delle innovazioni costanti e del crescente supporto hardware offerto dal kernel Linux, il motore di milioni di dispositivi in tutto il mondo.