Microsoft potrebbe trovarsi al centro di un’indagine antitrust nell’Unione Europea in relazione alle pratiche commerciali legate a Microsoft Teams. L’azienda aveva annunciato che, a partire dal 1 ottobre, gli utenti aziendali potevano sottoscrivere abbonamenti alle suite di produttività escludendo Teams. Tuttavia, fonti di Bloomberg indicano che la Commissione Europea non ha accettato questa soluzione, pianificando un’indagine più approfondita.
La richiesta di indagine è stata avanzata da Slack, ora parte di Salesforce, che ha accusato Microsoft di pratiche anticoncorrenziali, sostenendo un’integrazione sleale di Teams nelle suite Office 365 e Microsoft 365.
Dopo quasi tre anni dalla denuncia, la Commissione Europea ha avviato una fase di indagine preliminare. In risposta, Microsoft ha proposto di separare Teams dalle suite di produttività e offerto sconti sugli abbonamenti. Tuttavia, la Commissione Europea sembra non ritenere sufficiente questa proposta.
Microsoft rischia una comunicazione formale con possibili violazioni antitrust. È sorprendente considerando l’impegno dell’azienda a migliorare l’interoperabilità con software di terze parti. Altre denunce da AWS e NextCloud potrebbero complicare ulteriormente la situazione legale di Microsoft nell’Unione Europea. La vicenda rappresenta una sfida significativa per l’azienda, sottolineando le complessità delle dinamiche antitrust nel settore tecnologico. La risposta di Microsoft e l’esito dell’indagine avranno ripercussioni importanti sulla concorrenza e sulla regolamentazione del mercato digitale europeo.
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