Spotify, Epic Games e altre 33 aziende e associazioni hanno unito le loro voci in un appello congiunto alla Commissione europea, sollecitando azioni immediate contro le politiche di Apple. La mossa è una risposta diretta alle nuove regole introdotte da Apple in merito al Digital Markets Act (DMA), che entrerà in vigore il 7 marzo. Queste nuove regole includono la controversa Core Technology Fee, che ha scatenato l’indignazione di molti sviluppatori.
Nella lettera inviata ai commissari europei Margrethe Vestager e Thierry Breton, Spotify e le altre aziende elencano quattro punti critici delle nuove politiche di Apple che, secondo loro, contravvengono allo spirito del DMA. Prima di tutto, si lamentano del fatto che agli sviluppatori sia stata data la scelta tra i vecchi e i nuovi termini, una mossa che, a loro dire, favorirà il dominio di Apple sul mercato delle app e dei pagamenti.
Inoltre, le aziende criticano la Core Technology Fee, sottolineando che solo pochi sviluppatori saranno in grado di accettarla, e che questo potrebbe amplificare il controllo di Apple sul mercato delle app. Si esprimono anche preoccupazioni riguardo alle “scare screen” relative alla sicurezza e alla privacy, che potrebbero compromettere l’esperienza degli utenti.
Infine, le aziende evidenziano la mancanza di opzioni di sideloading per gli utenti, che devono affrontare una serie di ostacoli per installare app da fonti non ufficiali. Chiedono quindi alla Commissione europea di intervenire tempestivamente per proteggere gli sviluppatori e garantire vantaggi ai consumatori.
In risposta, un portavoce di Apple ha dichiarato che le nuove regole sono state progettate per conformarsi al DMA e per ridurre i rischi per gli utenti. Tuttavia, l’azienda si impegna a continuare il dialogo con la Commissione europea, gli sviluppatori e gli utenti per trovare soluzioni che rispettino le esigenze di tutte le parti interessate.
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