Presentazione di Unitree G1
Unitree G1, il nuovo robot umanoide cinese, ha suscitato grande interesse e qualche preoccupazione. La sua presentazione, avvenuta con un video promozionale, ha evidenziato caratteristiche tecniche avanzate che lo rendono un robot molto evoluto. Ma è il modo in cui il robot è stato presentato che ha fatto sorgere domande sulla sicurezza e sulle possibili implicazioni di un suo utilizzo.
Unitree G1: come è fatto
Il Unitree G1 è un robot umanoide alto 127 centimetri e pesa 47 chili. Può camminare e correre alla velocità massima di 7,2 chilometri orari. La caratteristica più evidente di questo robot è la sua completa snodabilità, con 23 gradi di libertà che nella versione “EDU” salgono a 43. Questa versione è anche la più performante, con un carico massimo di 3 chili per ogni braccio e 120 newtonmetri di coppia massima per ogni articolazione.
Il cuore del robot è una CPU octa core non specificata dall’azienda. Tuttavia, la versione EDU è dotata di un modulo di elaborazione NVIDIA Jetson Orin, che aumenta notevolmente le capacità di calcolo dei dati provenienti dai sensori. Questi sensori includono una videocamera di profondità e un LiDAR 3D, che permettono al robot di orientarsi autonomamente nello spazio, anche se può essere controllato da un umano. I sensori di pressione sulle dita delle mani migliorano ulteriormente le sue capacità.
Unitree G1 in dettaglio
Caratteristica | Dettaglio |
---|---|
Altezza | 127 cm |
Peso | 47 kg |
Velocità massima | 7,2 km/h |
Gradi di libertà | 23 (43 nella versione EDU) |
Carico massimo per braccio | 3 kg |
Coppia massima per articolazione | 120 Nm |
CPU | Octa core (non specificata) |
Modulo di elaborazione (versione EDU) | NVIDIA Jetson Orin |
Sensori | Videocamera di profondità, LiDAR 3D, sensori di pressione |
Connessioni | WiFi 6, Bluetooth 5.2 |
Batteria | 9000 mAh |
Autonomia | 2 ore |
Prezzo | 16.000 dollari (base), EDU con sovrapprezzo di almeno 3.500 dollari |
Perché aver paura di Unitree G1
Alcuni potrebbero chiedersi perché preoccuparsi di Unitree G1 e non di altri robot simili come Tesla Optimus o Boston Dynamics Atlas. La risposta risiede nel fatto che Unitree ha dotato i suoi robot, inclusi i precedenti modelli di cani robot Go1 e Go2, di caratteristiche tecniche che li rendono potenzialmente pericolosi.
Unitree G1, ad esempio, è stato progettato per resistere a calci e pugni senza subire danni. Può cadere a terra e rialzarsi in pochi secondi. Questo, unito alla sua forza, può rappresentare un rischio per gli esseri umani. Il video di presentazione di Unitree specifica che il robot ha una “struttura complessa e una forza estremamente potente”, raccomandando di mantenere una distanza di sicurezza mentre è in funzione.
Unitree G1 e il potenziale pericoloso
Tra le caratteristiche tecniche mostrate nel video promozionale di Unitree G1 vi è la capacità di usare un bastone, eseguendo gesti simili a quelli di una majorette. Tuttavia, non c’è molta differenza a livello di addestramento tra l’uso di un bastone da majorette e un manganello sfollagente.
Queste caratteristiche suggeriscono che Unitree potrebbe puntare al mercato dei robot da sorveglianza e combattimento. Questo orientamento è evidente nel modo in cui le caratteristiche tecniche del robot sono state presentate, sottolineando le sue capacità di resistenza e forza.
Il cane robot con il lanciafiamme
L’impressione che Unitree stia mirando a un mercato di robot da combattimento è ulteriormente rafforzata da un prodotto lanciato recentemente dall’americana Throwflame: il cane robot dotato di lanciafiamme, chiamato Thermonator e venduto a 10.000 dollari. Questo prodotto utilizza il robot Unitree G02 e non è il primo del suo genere, visto che Throwflame ha venduto in precedenza un modello basato sul cane robot Unitree G01.
Conclusioni e prospettive future
L’introduzione di Unitree G1 e le sue caratteristiche tecniche avanzate pongono importanti quesiti sulla sicurezza e l’uso etico dei robot. Se da un lato queste tecnologie rappresentano un significativo passo avanti nel campo della robotica, dall’altro è fondamentale considerare le implicazioni etiche e sociali del loro impiego.
Sarà interessante osservare come l’industria e la società risponderanno a questi sviluppi e quali misure saranno adottate per garantire che l’uso di tali robot avvenga in modo sicuro e responsabile.