Eddy Cue, vicepresidente dei servizi di Apple, ha svelato alcuni dettagli riguardo all’accordo a lungo termine tra Apple e Google che riguarda il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple.
Questo accordo, noto come Information Services Agreement (ISA), è stato attivo per oltre due decenni e comporta pagamenti miliardari annuali da parte di Google per mantenere la sua posizione di motore di ricerca predefinito su dispositivi Apple.
Cue ha spiegato che le trattative con Sundar Pichai, CEO di Google, non sono state sempre agevoli, con discussioni sulle percentuali di condivisione dei ricavi. Nonostante ciò, le due aziende hanno raggiunto un compromesso, mantenendo riservati i dettagli finanziari.
Rispondendo alla domanda su perché Apple non permette agli utenti di scegliere il loro motore di ricerca preferito durante la configurazione iniziale di un iPhone, Cue ha enfatizzato l’importanza di una configurazione veloce e senza intoppi. Ha anche sottolineato la fiducia di Apple nella superiorità di Google come motore di ricerca, pur consentendo agli utenti di cambiare facilmente le preferenze.
Tuttavia, c’è un aspetto controverso nell’audizione di Cue: le differenze tra le politiche sulla privacy di Apple e Google. Nonostante le critiche rivolte a Google, il vicepresidente dei servizi di Apple ha dichiarato che l’accordo impone limiti specifici su ciò che Google può tracciare dagli utenti iPhone, garantendo un livello superiore di privacy rispetto all’utilizzo diretto dei servizi Google.
In conclusione, l’accordo tra Apple e Google per rendere quest’ultimo il motore di ricerca predefinito sembra basarsi su una serie di negoziazioni complesse, compresa la gestione dei ricavi e le politiche sulla privacy.