Il servizio di Google per accorciare i link smetterà di funzionare, rompendo tutti gli URL: dopo oltre 15 anni, l’addio a goo.gl.
Tra poco più di un anno, tutti i link accorciati dal servizio goo.gl smetteranno di funzionare. A renderlo noto è direttamente Google, che taglia così definitivamente il suo ennesimo ramo secco, annunciando l’ultimo step di un percorso di addio avviato ormai diverso tempo fa.
goo.gl, l’addio definitivo fissato per il 2025
Per chi non ne è a conoscenza, si tratta dello strumento che, per lungo tempo, ha permesso di abbreviare i collegamenti alle pagine Web e agli altri contenuti su Internet, così da renderne più semplice la gestione e la condivisione. Ad esempio, trasformando https://www.punto-informatico.it/goo-gl-addio-url-non-funzionanti/ in https://goo.gl/******.
A partire dal 23 agosto 2024, tutti i link generati, prima di portare a destinazione, mostreranno una pagina di intermezzo con un messaggio relativo all’abbandono. Poi, l’addio si concretizzerà in modo definitivo il 25 agosto 2025.
L’URL shortener di Google non serve più
La decisione è motivata da quelle che bigG descrive come una sorta di presa di coscienza. Il gruppo di Mountain View ritiene che le modalità di ricerca e fruizione dei contenuti su Internet siano radicalmente cambiate rispetto al passato. Inoltre, nel tempo sono stati resi disponibili numerosi URL shortener alternativi. Quest’ultima è una magra consolazione per chi, tra poco più di dodici mesi, si troverà a dover fare i conti con i collegamenti non più funzionanti.
A conti fatti, si rischia così di alimentare sempre più quel buco nero online a cui abbiamo dedicato un articolo su queste pagine nei mesi scorsi. Quel decadimento digitale che progressivamente erode quanto presente online o rende più difficoltoso l’accesso alle risorse.
La fine di un’era per il web
Il lancio del servizio goo.gl risale all’ormai lontano dicembre 2009. In un primo momento, era legato alla Google Toolbar e a Feedburner, per poi diventare un’entità a sé stante l’anno successivo. Va detto che già dall’aprile 2018 non accetta nuovi utenti e, dal 2019, ha smesso di accorciare nuovi link.
Il servizio ha rappresentato un punto di riferimento per molti utenti, grazie alla sua capacità di trasformare URL lunghi e complessi in collegamenti brevi e facilmente condivisibili. Molti professionisti del marketing, sviluppatori e utenti comuni hanno utilizzato goo.gl per semplificare la condivisione di contenuti online.
Alternative a goo.gl: cosa usare ora?
Con l’annuncio della chiusura definitiva di goo.gl, molti utenti si stanno chiedendo quali alternative utilizzare. Fortunatamente, esistono numerosi servizi di URL shortening disponibili sul mercato. Tra i più popolari ci sono Bitly, TinyURL e Ow.ly, ognuno dei quali offre funzionalità avanzate come la personalizzazione dei link, analisi delle clic e integrazione con altre piattaforme di marketing.
Bitly, ad esempio, è una delle alternative più apprezzate grazie alla sua interfaccia intuitiva e alle potenti funzionalità di tracciamento. TinyURL è noto per la sua semplicità e rapidità, mentre Ow.ly è integrato direttamente con Hootsuite, uno strumento di gestione dei social media molto diffuso.
Impatto sulla SEO e sulla gestione dei link
La chiusura di goo.gl non avrà solo un impatto sulla facilità di condivisione dei link, ma anche sulla SEO e sulla gestione dei collegamenti all’interno dei siti web. I professionisti del settore dovranno rivedere la loro strategia di link building e assicurarsi che tutti i collegamenti accorciati con goo.gl vengano aggiornati con nuovi URL funzionanti.
È essenziale effettuare un’analisi approfondita dei link esistenti e sostituire quelli accorciati con goo.gl con nuovi URL da servizi alternativi. Questo processo può richiedere tempo e risorse, ma è fondamentale per mantenere l’integrità dei collegamenti e prevenire l’insorgenza di errori 404, che potrebbero influenzare negativamente il posizionamento nei motori di ricerca.
Cosa fare per preservare i collegamenti accorciati
Per gli utenti che hanno utilizzato goo.gl in modo estensivo, è consigliabile iniziare subito a migrare i link verso nuovi servizi di URL shortening. Google ha annunciato che sarà possibile esportare i dati dei link accorciati fino alla data di chiusura definitiva, quindi è importante agire tempestivamente per evitare la perdita di informazioni cruciali.
Un approccio sistematico prevede la creazione di un elenco di tutti i link accorciati con goo.gl, la scelta di un nuovo servizio di URL shortening e la graduale sostituzione dei vecchi collegamenti. Durante questo processo, è utile tenere traccia dei nuovi link creati e verificare che tutti funzionino correttamente.
Conclusioni: l’evoluzione del web continua
L’addio a goo.gl segna la fine di un’era per molti utenti del web, ma rappresenta anche un’opportunità per esplorare nuove soluzioni e migliorare la gestione dei collegamenti online. La chiusura del servizio riflette i cambiamenti nelle modalità di fruizione dei contenuti su Internet e l’evoluzione costante delle tecnologie digitali.
Sebbene possa sembrare una sfida, la migrazione a nuovi servizi di URL shortening può offrire vantaggi significativi in termini di funzionalità e tracciamento. Adattarsi a questi cambiamenti è essenziale per rimanere competitivi nel panorama digitale in continua evoluzione.
In definitiva, mentre ci prepariamo a dire addio a goo.gl, è importante guardare avanti e abbracciare le nuove opportunità che la tecnologia ci offre. La transizione verso nuovi strumenti e soluzioni sarà un passo cruciale per garantire che i nostri collegamenti online rimangano efficaci e accessibili nel tempo.