L’Autorità francese per la concorrenza ha recentemente inflitto una multa di 250 milioni di euro a Google per il mancato rispetto di alcuni impegni assunti nel 2022. Questo evento segna l’ultima tappa di una disputa in corso tra il gigante tecnologico e gli editori di stampa francesi, scaturita dalla promulgazione della legge sui diritti di protezione affini nel luglio 2019.
La legge, mirante a proteggere gli interessi delle agenzie di stampa e degli editori, richiede a Google di pagare per i contenuti visualizzati nei suoi risultati di ricerca e di condurre trattative trasparenti con gli editori, evitando sfruttamenti derivati dalla sua posizione dominante sul mercato. Tuttavia, secondo l’Autorità francese per la concorrenza, Google non ha rispettato alcuni di questi obblighi, portando alla multa.
Questa disputa ha radici profonde, risalenti al 2019, quando sindacati della stampa e l’Agence France-Presse (AFP) avevano già sollevato accuse contro Google per presunte pratiche anticoncorrenziali e abuso di posizione dominante. L’Autorità francese per la concorrenza aveva già multato Google per 500 milioni di euro nel 2019, seguita da ulteriori sanzioni nel 2020.
A seguito delle pressioni e delle critiche ricevute, Google e Alphabet, la sua società madre, si erano impegnate a porre fine alle preoccupazioni riguardanti la concorrenza, assumendo una serie di impegni nel 2022. Tuttavia, quattro di questi impegni non sono stati rispettati, portando alla recente multa di 250 milioni di euro.
Inoltre, l’uso dei contenuti protetti da parte di Google attraverso l’agente conversazionale Bard, ora rinominato Gemini, ha sollevato ulteriori preoccupazioni. Questo strumento ha utilizzato i contenuti degli editori senza il loro consenso, senza offrire alcuna soluzione per impedire tale utilizzo.
Google ha accettato di non contestare i fatti e di beneficiare della procedura di transazione proposta dall’Autorità francese per la concorrenza. Tuttavia, la disputa continua a evidenziare le complessità e le sfide legate alla gestione dei diritti connessi al copyright nel mondo digitale, soprattutto quando si tratta di piattaforme dominanti come Google.