Nel contesto in rapida evoluzione dell’intelligenza artificiale, l’Unione Europea sta facendo progressi significativi nel definire regole chiare e precise attraverso la proposta di legge AI Act. Questa legge, attualmente in fase di discussione, ha preso un approccio innovativo nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa, basandosi sulla potenza dei modelli.
Il cuore della questione risiede in tre distinti livelli di regolamentazione. Al primo livello, troviamo i Large Language Models (LLM). Questi modelli rappresentano una vasta gamma di intelligenze artificiali e dovranno aderire a regole che enfatizzano la trasparenza. Prima del loro lancio sul mercato, gli sviluppatori dovranno documentare approfonditamente il modello e il processo di addestramento. Dopo il lancio, sarà obbligatorio fornire informazioni dettagliate alle aziende che utilizzano il modello. Inoltre, devono essere specificate le misure adottate per evitare violazioni del copyright e per distinguere i contenuti generati dall’IA.
Per i modelli di intelligenza artificiale più potenti, il secondo livello di regolamentazione si fa strada. Questi modelli, identificati sulla base della potenza di calcolo necessaria per il loro addestramento, saranno sottoposti a una rigorosa revisione da parte di esperti esterni sotto la supervisione della Commissione europea prima del loro rilascio sul mercato. Dopo il lancio, la Commissione condurrà controlli periodici per garantire che i modelli rispettino le regole, inclusa quella sulla trasparenza.
Infine, il terzo livello riguarda i modelli di intelligenza artificiale general-purpose come quello di ChatGPT. Gli sviluppatori di questi modelli dovranno sottoporli a esami da parte di esperti esterni per individuare eventuali vulnerabilità e valutare i rischi. Questi modelli saranno classificati in base al numero di utenti business e consumer.
Questa prospettiva a tre livelli offre un quadro chiaro e flessibile per regolamentare l’intelligenza artificiale, considerando sia il suo potenziale che i suoi rischi. La AI Act rappresenta un passo significativo verso un futuro in cui l’intelligenza artificiale è potente e sicura, mantenendo nel contempo un approccio responsabile e trasparente verso la sua implementazione. Resta da vedere come questa proposta innovativa influenzerà lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale in Europa e oltre.