Un software house del Regno Unito, Threads Software Limited, ha chiesto a Meta di cambiare il nome del suo social network entro 30 giorni per evitare una richiesta di ingiunzione legale.
L’azienda londinese ha reso pubblico che il marchio Threads è stato registrato nel 2012 da JPY Ltd. Questo nome identifica un hub di messaggistica intelligente utilizzato da oltre 1.000 aziende in tutto il mondo per gestire email, telefonate e messaggi attraverso una piattaforma unificata. A causa del successo di questo servizio, nel 2018 è stata fondata Threads Software Limited, un’entità separata da JPY Ltd.
A partire da aprile 2023, Meta ha cercato di acquistare il dominio threads.app, ma la software house londinese ha comunicato chiaramente che il dominio non è in vendita. Nonostante ciò, a luglio, Meta ha lanciato il suo social media chiamandolo Threads e ha chiuso l’account Facebook di Threads Software Limited. Anche se l’account Threads è ancora attivo, non è stato aggiornato dal 3 luglio, due giorni prima del lancio del social media di Meta.
John Yardley, CEO di Threads Software Limited, ha sottolineato che questa decisione di sfidare Meta non è stata facile, ma la sua azienda investe da oltre 10 anni nella piattaforma Threads. Pertanto, secondo Yardley, Meta non ha il diritto di utilizzare il marchio Threads.
Gli avvocati di Threads Software Limited hanno inviato una lettera formale a Meta, chiedendo di cambiare il nome del loro servizio nel Regno Unito entro 30 giorni. Se Meta non ottempererà alla richiesta, Threads Software Limited presenterà una richiesta di ingiunzione legale in tribunale.
Questa situazione rappresenta un classico caso di battaglia tra il grande Golia, rappresentato da Meta, e il piccolo Davide, incarnato da Threads Software Limited, nel mondo spesso complesso e controverso dei marchi e delle proprietà intellettuali. La vicenda sarà da seguire da vicino per vedere come si evolverà questa lotta dei marchi nel mondo digitale.