Secondo il Financial Times, Apple sarà la prima Big Tech a ricevere una multa dalla Commissione Europea per la violazione del Digital Markets Act (DMA). La Commissione Europea avrebbe accertato l’esistenza delle cosiddette clausole anti-steering, con le quali l’azienda di Cupertino impone il pagamento di commissioni agli sviluppatori. L’annuncio è previsto nelle prossime settimane.
Fino al 5% delle entrate giornaliere
La Commissione Europea ha avviato cinque indagini a fine marzo, due delle quali riguardano Apple. Con la prima verrà verificato se l’azienda di Cupertino ostacoli la rimozione delle app preinstallate, la modifica delle impostazioni predefinite di iOS e la scelta di browser e motore di ricerca.
La seconda è quella che, secondo le fonti del Financial Times, porterà alla sanzione. Apple avrebbe imposto varie restrizioni e limitazioni agli sviluppatori che vogliono informare gli utenti dell’esistenza di prezzi più bassi all’esterno degli store (clausole anti-steering).
Con le modifiche introdotte per iOS a fine gennaio è possibile inserire link nelle app che portano l’utente al sito esterno per effettuare la transazione (ad esempio, la sottoscrizione di un abbonamento), ma gli sviluppatori devono pagare una commissione del 17%, se viene usato un metodo di pagamento di terze parti.
La modalità scelta da Apple per rispettare gli obblighi non sarebbe in linea con quanto previsto dal DMA. Le fonti del Financial Times sottolineano però che la decisione della Commissione non è ancora definitiva. Apple avrebbe il tempo di cambiare le linee guida di iOS e App Store per evitare la multa giornaliera che potrebbe arrivare al 5% delle entrate globali giornaliere, ovvero circa 1 miliardo di euro al giorno.
Le clausole anti-steering: un problema di concorrenza
Il termine “anti-steering” si riferisce alle politiche che impediscono agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso opzioni di pagamento alternative. Queste clausole sono considerate anticompetitive perché limitano la capacità degli sviluppatori di offrire prezzi più bassi al di fuori delle piattaforme controllate da Apple. Questo controllo restrittivo ha suscitato preoccupazioni tra le autorità regolatorie, che vedono in queste pratiche un freno alla concorrenza e all’innovazione.
L’impatto della multa su Apple
Se la Commissione Europea procederà con la sanzione, Apple potrebbe affrontare una delle multe più salate della sua storia. La possibilità di una multa giornaliera che arriva al 5% delle entrate globali giornaliere, circa 1 miliardo di euro al giorno, rappresenta una minaccia significativa per l’azienda. Tuttavia, l’impatto finanziario immediato potrebbe essere solo una parte del problema. Le conseguenze a lungo termine potrebbero includere cambiamenti forzati nelle pratiche commerciali di Apple e un incremento della vigilanza regolatoria su altre pratiche commerciali dell’azienda.
Tabella delle entrate globali di Apple
Anno | Entrate Globali (in miliardi di USD) |
---|---|
2020 | 274,5 |
2021 | 365,8 |
2022 | 394,3 |
Le possibili conseguenze per gli sviluppatori
Per gli sviluppatori, una decisione favorevole della Commissione Europea potrebbe significare maggiore libertà nel comunicare e nell’offrire prezzi competitivi al di fuori dell’App Store. Questo potrebbe non solo abbassare i costi per i consumatori, ma anche incentivare una maggiore innovazione e diversificazione nelle offerte delle app. Tuttavia, la transizione verso un ambiente più aperto potrebbe comportare anche nuovi rischi e complessità per gli sviluppatori, che dovranno navigare tra le diverse opzioni di pagamento e conformarsi a nuove regolamentazioni.
Un precedente per il settore tecnologico
L’eventuale sanzione di Apple rappresenta un momento cruciale nel panorama regolatorio delle Big Tech. Non solo potrebbe segnare un precedente importante per come le autorità regolatorie trattano le clausole anti-steering e altre pratiche anticompetitive, ma potrebbe anche influenzare le future decisioni delle aziende tecnologiche in termini di trasparenza e concorrenza.
L’esito di questa vicenda avrà sicuramente ripercussioni significative non solo su Apple, ma su tutto l’ecosistema tecnologico globale, sottolineando l’importanza crescente della regolamentazione in un settore in continua evoluzione.
Apple e la risposta al DMA
Apple non è nuova alle sfide legali e regolatorie. La sua risposta a questa situazione sarà attentamente monitorata non solo dai concorrenti e dagli sviluppatori, ma anche dai consumatori e dagli investitori. L’azienda di Cupertino potrebbe decidere di modificare le sue politiche per conformarsi alle richieste della Commissione Europea o optare per una battaglia legale prolungata, come ha fatto in passato in altri casi di alto profilo.
Qualunque sia la strada scelta, una cosa è certa: la risoluzione di questo caso stabilirà nuovi standard per le pratiche commerciali delle Big Tech in Europa e oltre.