Una nuova ricerca ha dimostrato che l’intelligenza, intesa come capacità cognitive generali come percezione, pensiero e memoria, è un fattore determinante per l’uso del computer, più di quanto si credesse finora. Lo studio, pubblicato nell’agosto 2024 sull’International Journal of Human-Computer Studies, ha rilevato che le capacità cognitive hanno un impatto significativo sull’abilità di completare compiti comuni con un PC, a prescindere dall’esperienza precedente.
Il Professor Antti Oulasvirta dell’Università di Aalto, che ha condotto lo studio, afferma: “I nostri risultati dimostrano chiaramente che le capacità cognitive hanno un effetto significativo, indipendente e ampio sulla capacità delle persone di utilizzare un computer. Contrariamente a quanto si pensava in precedenza, queste capacità sono importanti quanto l’esperienza pregressa nell’uso del PC”. Secondo il team di ricerca, tali scoperte hanno implicazioni per l’uguaglianza digitale, poiché le interfacce utente quotidiane sono diventate troppo complesse per essere utilizzate solo con l’allenamento, rendendo l’intelligenza un fattore critico nella performance sui compiti al computer.
L’intelligenza e l’uso del computer
Lo studio ha cercato di valutare quanto l’intelligenza, in particolare le capacità cognitive generali, influenzi l’uso del computer. Si è scoperto che la capacità di una persona di completare compiti comuni con un PC, come installare software, navigare su internet, usare fogli di calcolo e compilare moduli, è strettamente correlata alle sue capacità cognitive. La velocità di elaborazione mentale, la memoria di lavoro, l’attenzione e le funzioni esecutive sono risultati fattori chiave per l’efficienza nell’uso di un computer.
Secondo Viljami Salmela, docente presso l’Università di Helsinki, “la velocità di elaborazione non è così cruciale nei compiti quotidiani al computer come lo è nei giochi, ma la memoria di lavoro e l’attenzione sono abilità indispensabili.”
La complessità delle interfacce moderne
I ricercatori hanno sottolineato come le interfacce utente siano diventate troppo complesse, al punto che l’intelligenza è diventata altrettanto importante dell’esperienza pratica per completare con successo i compiti. Antti Oulasvirta afferma: “Le differenze tra gli individui non possono essere eliminate solo con l’allenamento; in futuro, sarà necessario semplificare le interfacce utente. Questo problema di lunga data è stato trascurato, portando a una maggiore divisione digitale”. Semplificare le interfacce potrebbe quindi aiutare a promuovere un uso più equo e inclusivo dei computer nella società.
I metodi dello studio
Il gruppo di ricerca ha condotto esperimenti con partecipanti di diverse fasce d’età. I soggetti sono stati sottoposti a 18 compiti differenti, tra cui l’installazione di software, la navigazione su Internet, l’uso di fogli di calcolo e la compilazione di moduli. Durante questi compiti, i ricercatori hanno valutato le prestazioni dei partecipanti e misurato direttamente le loro capacità cognitive. A differenza di studi precedenti, che si basavano sull’autovalutazione dei partecipanti, questa ricerca ha misurato le abilità effettive nel completare compiti reali.
Secondo Viljami Salmela, “è comune che le persone abbiano una percezione errata delle proprie capacità. Ecco perché è stato importante misurare le loro performance reali”. I risultati hanno evidenziato differenze significative tra le prestazioni percepite e quelle effettive.
Le abilità cognitive più rilevanti
Uno dei principali risultati dello studio è stato l’identificazione delle abilità cognitive più rilevanti nell’uso del computer. Le funzioni esecutive, che comprendono la capacità di organizzare i compiti e tenere traccia di ciò che è stato fatto, sono emerse come fondamentali. In particolare, queste funzioni risultano critiche nei compiti che richiedono di gestire più fasi, come la navigazione nei sistemi bancari online o l’uso di software di gestione.
“Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare”, spiega Oulasvirta, “abilità puramente matematiche o logiche non sono altrettanto utili per i compiti quotidiani al computer.”
Tabella 1: Abilità cognitive chiave per l’uso del computer
Abilità Cognitiva | Descrizione |
---|---|
Memoria di lavoro | Ricordare informazioni temporanee |
Attenzione | Mantenere il focus sui compiti |
Funzioni esecutive | Pianificare e organizzare attività |
Velocità di elaborazione | Rapidità nel processare informazioni |
L’età come fattore determinante
Nonostante l’importanza dell’intelligenza, l’età si è dimostrata il fattore più influente nelle prestazioni. I partecipanti più anziani hanno impiegato più tempo per completare i compiti e hanno percepito le attività come più difficili rispetto ai partecipanti più giovani. Questo potrebbe essere attribuito al declino delle funzioni cognitive che accompagna l’invecchiamento, un fattore ben noto nella psicologia cognitiva.
“I partecipanti anziani hanno riportato livelli più elevati di affaticamento mentale e hanno richiesto più tempo per completare i compiti, evidenziando così il bisogno di interfacce più accessibili e semplici per le persone di tutte le età,” ha spiegato Salmela.
Differenze tra le applicazioni
Un altro risultato significativo riguarda la differenza tra le varie applicazioni utilizzate nei compiti sperimentali. Ad esempio, le funzioni esecutive si sono dimostrate cruciali nei compiti di gestione online, mentre le capacità linguistiche sono emerse come particolarmente rilevanti nei compiti di ricerca di informazioni. La pratica, invece, è risultata essere il fattore chiave nell’uso di software specifici come i fogli di calcolo.
Oulasvirta conclude: “La differenza tra applicazioni evidenzia che non esiste un’unica abilità cognitiva dominante per l’uso del computer, ma un insieme di competenze necessarie a seconda del tipo di compito.”
Tabella 2: Applicazioni e abilità cognitive richieste
Applicazione | Abilità Cognitiva Predominante |
---|---|
Fogli di calcolo | Pratica e conoscenza del software |
Navigazione web | Capacità linguistica |
Gestione bancaria online | Funzioni esecutive |
Implicazioni per l’uguaglianza digitale
Le scoperte dello studio hanno implicazioni profonde per il futuro della uguaglianza digitale. Se l’intelligenza influisce in modo così significativo sull’uso del computer, solo la formazione e l’allenamento potrebbero non essere sufficienti per colmare il divario digitale tra individui con diverse capacità cognitive. Ciò suggerisce che è necessario ripensare la progettazione delle interfacce utente, semplificando l’uso delle tecnologie digitali per ridurre le barriere e promuovere un uso più inclusivo dei computer.
Conclusioni
Lo studio ha dimostrato che l’intelligenza e le capacità cognitive sono fattori cruciali per l’uso efficiente del computer, ribaltando la credenza comune secondo cui l’esperienza pratica è l’unico fattore determinante. Le differenze individuali nelle capacità cognitive influenzano notevolmente l’abilità di completare compiti complessi e quotidiani al computer. Questi risultati sottolineano l’importanza di semplificare le interfacce e rendere le tecnologie digitali più accessibili a una vasta gamma di utenti.