Apple ha deciso di fare un salto significativo nel mondo dell’intelligenza artificiale (IA) generativa. Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, l’azienda investirà un miliardo di dollari all’anno per integrare l’IA generativa in iOS 18, Siri, Music e altre app. Questa mossa strategica è stata adottata per mantenere la parità con altre giganti tecnologiche come Google e Microsoft, in un mercato sempre più competitivo.
Dopo aver concentrato le energie sulla realtà aumentata con il visore Vision Pro, Apple ha ora deciso di mettere in gioco ingenti risorse nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa. La competizione in questo settore è diventata intensa, con l’introduzione di innovativi chatbot da parte di diverse aziende, tra cui Microsoft con Bing Chat, Google con Bard e Anthropic con Claude. Microsoft ha integrato Copilot in Windows 11 e nelle app di produttività di Microsoft 365, mentre Google ha presentato una versione basata su IA del suo motore di ricerca. Anche Amazon si è unita alla corsa con l’aggiornamento di Alexa.
Mark Gurman evidenzia che l’unica novità significativa nel campo dell’IA annunciata da Apple è stata il sistema di correzione automatica introdotto in iOS 17. Tuttavia, Tim Cook ha dichiarato che Apple sta lavorando sull’IA generativa da diversi anni, ma solo di recente ha deciso di intensificare gli sforzi per recuperare il terreno perduto.
Apple ha sviluppato il proprio Large Language Model (LLM) chiamato Ajax, che è stato testato internamente con un chatbot chiamato Apple GPT. Il passo successivo sarà valutare se questa tecnologia è all’altezza della concorrenza e come potrà essere integrata nei prodotti. Per raggiungere questo obiettivo, Apple ha stanziato un investimento annuale di circa un miliardo di dollari.
Il team guidato da Craig Federighi si occuperà dell’integrazione dell’IA generativa in iOS 18 e nel tool Xcode per velocizzare il lavoro degli sviluppatori. Il team guidato da John Giannandrea si concentrerà sullo sviluppo del modello IA e sulla versione aggiornata di Siri. Infine, il team guidato da Eddy Cue integrerà l’IA generativa in Apple Music, Pages, Keynote e altre app.
Apple non ha ancora deciso come offrire questa tecnologia. Un’esperienza on-device garantirebbe velocità e privacy, mentre l’utilizzo del cloud consentirebbe funzionalità più avanzate e aggiornamenti più rapidi. Probabilmente, verrà adottata una soluzione mista: l’elaborazione sul dispositivo per alcune funzionalità e l’elaborazione basata su cloud per compiti più complessi.
Questa mossa audace di Apple promette di portare importanti sviluppi nel campo dell’IA, con conseguenti impatti significativi sull’esperienza degli utenti attraverso i dispositivi Apple