Una notte da brividi nel cuore di Filadelfia, dove un gruppo di circa cento persone ha compiuto un audace assalto ai negozi. Questo incursore collettivo ha preso di mira anche un Apple Store, commettendo una serie di furti di prodotti e dispositivi di valore. Tra i beni trafugati figurano anche gli agognati iPhone 15 e alcuni iPad, prontamente infilati nei sacchi prima della fuga. Tuttavia, la gioia dei ladri è stata di breve durata poiché gran parte dei dispositivi è stata poi abbandonata quando hanno scoperto che erano stati bloccati o utilizzati per rintracciarli.
Numerose registrazioni dell’incidente hanno circolato online, rapidamente diventando virali. Secondo le autorità, sono stati eseguiti almeno venti arresti, con molti dei colpevoli minorenni. Nonostante abbiano cercato di nascondere il volto, sono stati identificati dagli agenti. Oltre all’Apple Store, altri negozi presi di mira includono catene come Lululemon e Footlocker. In diverse zone della città, sono stati segnalati furti simili da GameStop, Walmart e Family Dollar.
Le autorità locali hanno descritto questi eventi come un attacco coordinato e hanno sottolineato che non vi è alcun legame con le pacifiche proteste precedenti, che riguardavano un caso giudiziario legato all’uccisione di un giovane di nome Eddie Irizarry da parte di un agente di polizia.
Una delle teorie in discussione è che sia stata organizzata una specie di “carovana” di veicoli che si spostavano da un punto all’altro della città per perpetrare gli assalti nei punti vendita.
Questo non è il primo caso di un furto di risonanza che coinvolge un Apple Store. Nel marzo 2008, due dipendenti riuscirono a rubare centinaia di iPhone dal punto vendita di Salem, New Hampshire, prima di essere scoperti.
Questa serie di furti ha dimostrato che anche i dispositivi di sicurezza avanzati degli Apple Store non sono sempre in grado di fermare i criminali determinati, ma ha anche evidenziato l’importanza di misure antifurto efficaci per contrastare il commercio illegale di dispositivi rubati.