Negli Stati Uniti, il destino di TikTok sembra appeso a un filo. ByteDance, la società madre del famoso social, si trova di fronte a una decisione difficile: vendere TikTok entro 12 mesi o chiudere le sue operazioni nel paese. La recente firma da parte di Joe Biden di una legge che impone a ByteDance di disfarsi di TikTok ha posto l’azienda cinese di fronte a una scelta critica.
Secondo quanto riportato da fonti interne a ByteDance a Reuters, l’opzione preferita dall’azienda sarebbe la chiusura di TikTok negli Stati Uniti anziché la vendita. La ragione principale di questa decisione è il valore dell’algoritmo utilizzato da TikTok per suggerire i contenuti agli utenti, considerato essenziale per l’intero business di ByteDance.
Sebbene TikTok sia popolare negli Stati Uniti, non rappresenta la principale fonte di reddito per ByteDance. Pertanto, l’azienda potrebbe essere disposta a sacrificare la sua presenza nel mercato statunitense per preservare il controllo sulla tecnologia proprietaria, vitale per le sue altre attività.
ByteDance ha chiarito pubblicamente la sua posizione attraverso un post sull’account ufficiale del gruppo su Toutiao, ribadendo la volontà di non vendere TikTok. Tuttavia, la situazione è tutt’altro che risolta, con il CEO di TikTok Shou Zi Chew che ha espresso l’intenzione di combattere legalmente contro la legge statunitense e difendere la presenza del social nel paese.
Questo scontro tra gli Stati Uniti e TikTok non è nuovo, avendo avuto inizio durante l’amministrazione Trump. In passato, si era discusso di una possibile acquisizione di TikTok da parte di Microsoft, ma l’operazione non è mai andata in porto. Le preoccupazioni principali riguardano il possibile accesso delle autorità cinesi alle informazioni degli utenti americani, sollevando timori legati alla sicurezza e alla privacy.
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