La Corte Suprema degli Stati Uniti inizierà l’esame del caso TikTok il 10 gennaio 2025. Questa data segna un passaggio cruciale per il futuro dell’app, che potrebbe essere bandita negli Stati Uniti se ByteDance, la società madre cinese, non venderà TikTok a un’azienda non cinese entro il 19 gennaio.
La legislazione controversa
Al centro della disputa c’è il Protecting Americans from Foreign Adversary Controlled Applications Act (PAFACAA), una legge approvata ad aprile 2024 che mira a tutelare la sicurezza nazionale impedendo che aziende straniere controllino applicazioni utilizzate da milioni di cittadini americani. Secondo i legislatori, TikTok rappresenta una minaccia alla sicurezza a causa della possibile condivisione di dati sensibili con il governo cinese.
Gli step legali e il ruolo della Corte Suprema
La battaglia legale è già passata attraverso diversi gradi di giudizio. Dopo che i tribunali inferiori hanno respinto il ricorso di TikTok, la Corte Suprema ha accettato di esaminare la costituzionalità della legge. La decisione finale dovrà arrivare entro il 19 gennaio 2025, altrimenti Apple e Google saranno obbligate a rimuovere l’app dai loro store.
Tempistiche serrate
La Corte ha stabilito che TikTok e il Dipartimento di Giustizia devono presentare le loro dichiarazioni entro il 27 dicembre 2024. Entro la stessa data, organizzazioni come l’American Civil Liberties Union e l’Electronic Frontier Foundation, che supportano TikTok, dovranno inviare le loro posizioni scritte. Le risposte finali sono attese entro il 3 gennaio 2025.
Data | Azione richiesta |
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27 dicembre 2024 | Dichiarazioni iniziali delle parti e dei terzi |
3 gennaio 2025 | Risposte finali |
10 gennaio 2025 | Prima udienza della Corte Suprema |
19 gennaio 2025 | Scadenza per l’applicazione della sentenza definitiva |
Le conseguenze di una possibile sentenza negativa
Se la Corte Suprema confermasse la costituzionalità della legge, ByteDance potrebbe trovarsi costretta a vendere TikTok o affrontare un ban completo negli Stati Uniti. Questo comporterebbe la rimozione dell’app dagli store digitali e l’interruzione dell’accesso per oltre 170 milioni di utenti americani.
La posizione ufficiale di TikTok
TikTok ha espresso soddisfazione per l’udienza concessa dalla Corte Suprema, dichiarando:
“Crediamo fermamente che la Corte riterrà incostituzionale il ban di TikTok, garantendo agli americani il diritto di continuare a esprimersi liberamente sulla nostra piattaforma.”
Il CEO Shou Zi Chew ha incontrato esponenti politici e imprenditoriali per sottolineare la complessità di una vendita forzata, che richiederebbe anche l’approvazione del governo cinese. Senza un accordo, l’app potrebbe essere inaccessibile non solo negli Stati Uniti, ma potenzialmente in altre regioni.
Un precedente per altre piattaforme
Il caso TikTok rappresenta un precedente significativo per altre piattaforme tecnologiche straniere operanti negli Stati Uniti. Se la legge venisse confermata, potrebbe aprire la strada a ulteriori restrizioni per app considerate rischiose dal punto di vista della sicurezza nazionale.
Il verdetto della Corte Suprema è atteso con grande interesse non solo dagli utenti di TikTok, ma anche dagli osservatori legali e tecnologici di tutto il mondo. L’esito del caso potrebbe ridefinire il rapporto tra tecnologia, sicurezza nazionale e libertà di espressione digitale.