Windows 10: bug nel menu Start rappresenta l’analisi tecnica più completa sul recente bug rilevato a seguito dell’aggiornamento KB5055518 per Windows 10 che ha alterato il funzionamento del menu Start. In queste righe verranno approfonditi il contesto, le origini della problematica, le metodologie di diagnostica, le possibili soluzioni temporanee, i dettagli architetturali e le implicazioni per gli amministratori di sistema e gli utenti avanzati. Il documento si propone di offrire una risorsa unica, ricca di esempi pratici, tabelle comparatives e linee guida chiare per affrontare il problema e ripristinare l’operatività in modo efficiente.

Contesto e origine del problema
L’aggiornamento KB5055518, rilasciato da Microsoft con cadenza di sicurezza mensile, introduceva correzioni a vulnerabilità critiche. Tuttavia, subito dopo il deploy, numerosi utenti hanno segnalato la scomparsa automatica della lista dei file recenti nella jump list del menu Start, compromettendo flussi di lavoro consolidati. Il difetto sembra emergere solo su alcune build con configurazioni particolari, ma il raggio di impatto appare esteso, coinvolgendo sia workstation aziendali sia postazioni home. La causa principale è collegata a un conflitto tra la gestione della cronologia dei file e le nuove regole di caching del menu, non adeguatamente testate nei test di regressione.
Descrizione dettagliata del bug
Al click destro su qualunque riquadro o icona presenti nella sezione di avvio rapido, la jump list non mostra più l’elenco dei file recenti, restituendo una schermata vuota o un errore di caricamento. Il malfunzionamento interessa sia i formati Office (.docx, .xlsx, .pptx) sia file multimediali e di testo (.pdf, .txt), privando l’utente di un accesso rapido ai documenti utilizzati nelle ultime sessioni. Durante la fase di testing, alcuni sistemi hanno mostrato un crash temporaneo dell’esplora risorse, richiedendo un riavvio completo per recuperare la normale navigazione.
Impatto sugli utenti
L’assenza della lista dei file recenti impedisce di sfruttare le caratteristiche di produttività e di scorrimento rapido che distinguono l’interfaccia di Windows 10. Professionisti, sviluppatori e creativi che fanno affidamento sull’accesso immediato ai documenti si trovano costretti a ricercare manualmente i file nella directory di documenti o a ricorrere a utility di terze parti, rallentando i processi. In ambito aziendale, il downtime operativo genera interruzioni nei flussi di lavoro critici e incrementa il carico di lavoro del supporto tecnico, con conseguenti rischi di perdita di produttività e aumento dei costi di gestione.
Diagnosi e riproduzione
La riproduzione del bug prevede poche semplici operazioni: installare l’aggiornamento KB5055518, riavviare il sistema e fare clic destro su un elemento del menu Start abilitato alle jump list. Il problema si manifesta in modo coerente su build comprese tra 19045.XXXX e 19044.XXXX. L’analisi dei log di sistema evidenzia errori di accesso ai file temporanei e bloccaggi nel modulo di caching. Monitorando i valori di registro, si riscontra la disattivazione automatica delle voci corrispondenti a Recent Items in HKCU, suggerendo un intervento errato dello script di post-installazione.
Tecniche di workaround
Fino alla disponibilità di una patch ufficiale, è possibile adottare alcuni workaround:
Comando PowerShell | Descrizione |
---|---|
Get-ItemProperty HKCU:\Software\Microsoft\\Windows\\CurrentVersion\\Explorer\\Advanced |
Verifica lo stato delle chiavi Recent Items |
Remove-Item HKCU:\Software\Microsoft\\Windows\\CurrentVersion\\Explorer\\JumpLists -Recurse |
Elimina la cache delle jump list |
Stop-Process -Name explorer; Start-Process explorer.exe |
Riavvia l’explora risorse per applicare le modifiche |
Questa procedura permette di ripristinare temporaneamente la visibilità dei documenti più recenti, ma richiede di essere ripetuta dopo ogni riavvio. In alternativa, si può optare per la selezione manuale delle app preferite nella barra delle applicazioni per accedere alle jump list in modalità limitata.
Analisi dei registri di sistema
L’analisi approfondita dei registri di sistema evidenzia le seguenti chiavi modificate automaticamente:
Chiave di registro | Valore modificato | Descrizione |
HKCU:\Software\Microsoft\\Windows\\CurrentVersion\\Explorer\\Advanced\\JumpListItems_Maximum |
0 | Limite massimo a zero elementi |
HKCU:\Software\Microsoft\\Windows\\CurrentVersion\\Explorer\\DiscardableItems |
1 | Abilitazione scarto rapido |
HKCU:\Software\Microsoft\\Windows\\CurrentVersion\\Explorer\\ShellState |
Dati binari | Reset impostazioni di Shell |
L’alterazione del parametro Maximum annulla automaticamente la persistenza della cronologia, mentre la cancellazione dei dati Discardable impedisce la ricostruzione automatica della lista dei file.
Impostazioni e policy coinvolte
In scenari enterprise, le policy di gruppo possono impedire la modifica dei valori chiave o bloccare i comandi di rollback. È importante verificare le seguenti impostazioni:
- Configurazione di Group Policy su User Configuration > Administrative Templates > Start Menu and Taskbar > Remove recent items.
- Blocchi applicati da Intune su script di logoff e logon.
- Restrizioni sui permessi delle chiavi di registro in HKCU e HKLM.
Un’errata definizione dei criteri potrebbe ostacolare le operazioni di ripristino e richiedere interventi manuali sull’albero di registro.
Disinstallazione e rollback
La rimozione dell’aggiornamento KB5055518 è effettuabile tramite il Pannello di controllo o PowerShell:
wusa /uninstall /kb:5055518 /quiet /norestart
Questa operazione consente un rollback completo, anche se introduce rischi legati alla mancata applicazione di patch di sicurezza. Prima di procedere, eseguire un completo backup del sistema e della cronologia dei file.
Monitoraggio e segnalazioni
Il monitoraggio continuo è essenziale per intercettare nuove segnalazioni e valutare l’efficacia dei workaround. Si consiglia di utilizzare strumenti di gestione centralizzata come:
- Microsoft Endpoint Manager per aggregare i log.
- Power BI per creare dashboard personalizzate sui report di errore.
- Strumenti di ticketing integrati per raccogliere feedback dagli utenti.
Questi sistemi permettono di analizzare i trend, identificare eventuali regressioni e preparare il terreno per un intervento tempestivo di Microsoft.
Previsioni su patch correttive
Microsoft ha già annunciato che il fix per Windows 10: bug menu Start sarà incluso nel prossimo aggiornamento cumulativo di sicurezza di metà mese, previsto per il 13 giugno. Fino ad allora, gli amministratori dovranno monitorare i sistemi, applicare i workaround indicati e preparare i piani di deploy per minimizzare l’impatto.
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